03 Set L’ORIGINE DELL’ESISTENZA CRISTIANA
ITINERARI PER UNA FEDE ADULTA 2
L’ORIGINE DELL’ESISTENZA CRISTIANA
I cristiani vengono dopo Gesù Cristo (At 11,26), nati dalla sua morte e risurrezione. Non è solo un dato di pura evidenza storica; né la conclusione di una considerazione in qualche modo mistica. L’ha svelato Gesù Cristo stesso, alla fine della sua esistenza, durante l’ultima Cena ‑ il momento del congedo, del testamento ‑, offrendo il proprio corpo/ sangue, cioè la propria vita come principio dell’esistenza cristiana: “Fate questo in memoria di me”; questo gesto non è da intendere solo come il desiderio di Gesù di dare vita alla liturgia cristiana, ma più profondamente è il suo desiderio di dare vita alla vita cristiana.
L’Eucaristia rivela così la propria funzione di “vincolo” tra Gesù Cristo e i cristiani, tra la vita di Gesù Cristo e la vita dei cristiani. La forza del Sacramento non comunica la vita di Gesù ai cristiani, ma attira la vita dei cristiani unendola e conformandola a quella di Gesù.
La funzione “unitiva” propria dell’Eucaristia impedisce di separare e isolare l’Eucaristia come fosse un “ente a sé”, ci chiama invece a unire l’Eucaristia alla vita, alla quotidianità.
Celebrando l’Eucaristia il cristiano si unisce realmente a Gesù Cristo, proprio perché il Gesù dell’Eucaristia è il Gesù che ha vissuto la storia degli uomini e non un altro.
L’unione del cristiano con Gesù Cristo, postulata dall’Eucaristia, deve attuarsi nella realtà della vita del cristiano, che unita e conformata a quella di Gesù, ne riproduce le caratteristiche e ne assume la destinazione.
Invece di abbandonarci a lei per farci accompagnare docilmente a vivere e a morire con Gesù – quindi comeGesù -, le si chiede di guarirci dal male, di proteggerci dalle disgrazie, di salvarci dalla morte; in una parola, di concederci un’esistenza diversa da quella di Gesù. Distaccata dall’esistenza storica di Gesù Cristo, la vita cristiana si esaurisce tendenzialmente nella relazione fisica con l’Eucaristia, configurandosi coerentemente come un’esistenza di “devozione”, invece che di “imitazione” della vita e della morte di Gesù Cristo.
Su questo percorso, viziato in partenza, è inevitabile che anche l’Eucaristia si snaturi e non più riconosciuta come il “vincolo” che lega all’esistenza storica di Gesù, e pertanto viene fatalmente accaparrata dalla nostra irreversibile voglia di vivere.