Guariento Mario | FUGGIRE L’INCONSAPEVOLEZZA
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FUGGIRE L’INCONSAPEVOLEZZA

11 Mar FUGGIRE L’INCONSAPEVOLEZZA

Spesso conduciamo troppo facilmente la nostra vita quasi dimenticando di essere qui, dove già siamo, coinvolti nelle nostre azioni e scelte. In ogni momento ci troviamo al bivio tra qui ora e il vicino futuro. Ma quando viene meno la presenza a noi stessi che ci impedisce di vedere dove siamo in un determinato istante rimaniamo disorientati e persino smarriti. Quando c’impegniamo a prestare attenzione al presente senza riserve, senza farci condizionare da preferenze o antipatie, opinioni e pregiudizi, proiezioni e aspettative, si aprono nuove possibilità e ci viene offerta l’occasione di liberarci dalla inconsapevolezza.

Amo pensare alla consapevolezza semplicemente come all’arte di vivere presenti a se stessi. Pertanto, la consapevolezza non è in contrasto con una qualsiasi credenza o tradizione religiosa, né intende in­stillare un nuovo sistema di fede o ideo­logia. E semplicemente un metodo pratico per rimanere in contatto con la pienezza del proprio essere grazie a un processo sistematico di osservazione, indagine personale e azione consapevole. Non vi è nulla di freddo, analitico o insensibile in questo. La pratica della con­sapevolezza si esprime con dolcezza, comprensione e attenzione. Un altro modo di definirla sarebbe « amorevolezza ».

La Quaresima è questo cammino di consapevolezza di ciò a cui siamo chiamati, un periodo di palestra, dove recuperare il nostro compito esistenziale di portarci alla luce, di rifiorire.