Guariento Mario | Pasqua di Risurrezione.
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Pasqua di Risurrezione.

29 Mar Pasqua di Risurrezione.

C’è una fessura

una crepa in ogni cosa

per questo la luce

può penetrarvi.   Leonard Cohen

Apriamo una fessura nel nostro cuore per lasciare entrare la luce di questo mistero: la Risurrezione di Cristo, mistero che dice come l’amore totale e fedele di Cristo ha permesso a Dio di dire il suo sì definitivo alla umanità e alla storia!

Pasqua: un’esplosione di luce! Alcuni hanno tenuto aperti gli occhi della ragione e sono diventati ciechi. Altri hanno aperto gli occhi del cuore e sono diventati vedenti, illuminati. La Risurrezione ha spezzato le catene della razionalità, ha aperto i sepolcri dell’orgoglio, dell’egoismo, delle molteplici presenze del male e ha illuminato il nulla, il fallimento, la disperazione, la vacuità che contenevano.

Ecco il senso della Pasqua: accogliere la luce del Risorto come la luce che illumina, verifica, evidenzia la nostra significatività e sapienza o ci mette davanti la nostra insipienza e stoltezza.

E tutti abbiamo tanta tenebra dentro, tanta opacità ossia visioni funzionali, utilitaristiche, egoistiche, miopie piene di calcoli e di interessi …

Il Risorto ci prende per mano e, come è rappresentato nelle icone russe, ci prende per mano e ci trae fuori dal nostro inferno, dalla vacuità per farci entrare nella luce.

Oggi il gemere di ogni silenzio e d’ogni voce

è fatto canto grande di bellezza

Anche all’inferno fioriscono le viole.

Le nostre cristianità vivono la cancellazione pratica di una meta luminosa promessa da Dio. E anche là dove sembra esserci, spesso è soffocata se non addirittura sostituita da elementi riduttivi e mediocri.

L’epoca moderna riscopre la storia, il movimento inesorabile del tempo che scorre ma non ne comprende più il senso. 

Si è perduto il ruolo e la vicenda di Gesù, di colui che iniziò come noi un cammino di vita fino a portare nella condizione divina la sua carne umana.

Ciò che si è realizzato in Gesù è il nostro destino, che a poco a poco va costituendosi nella nostra vicenda umana, nella storia. La vicenda di Gesù si chiama cammino pasquale. Un cammino che avviene nel tempo. Celebrare la Pasqua non si tratta di una pura rievocazione, di una memoria, ma di un coinvolgimento in una avventura che continua ancora oggi e che sollecita la mia risposta. Stiamo abitando l’eternità, non dobbiamo attenderla.

Nella placida giornata

si rivelan le tue mani

e il tuo accento.

E quando io dicessi: Morte,

e inascoltata restasse la mia voce,

Eternità, come eco verrebbe

dall’antica musica del vento.