10 Nov Domenica Trentaduesima. Matteo 25,1-13.
Le dieci ragazze sono l’umanità, virtualmente suddivisa a metà tra umanità stolta e umanità saggia. Lo Sposo tanto atteso è Gesù che torna. Mezzanotte, l’ora di arrivo dello Sposo, è l’ora che solitamente segna l’inizio di un nuovo giorno ma, nel caso dell’arrivo dello Sposo, segna l’inizio di un periodo nuovo della storia, un tempo completamente rinnovato. Le lampade sono la visione del cuore dell’uomo, gli occhi della mente associativa e gli occhi della mente percettiva insieme, sono i mezzi, gli strumenti dati all’uomo e utili all’uomo per far luce davanti a sé e dentro di sé e vedere il cammino, per organizzare al meglio ogni dimensione della vita. L’olio delle lampade è l’energia spirituale della fede, la visione interiore che solo la fede può offrire, quella fede capace di mantenere viva, accesa, armoniosa e realistica la visione interiore dell’intelligenza e del cuore. Non si tratta solo di fede religiosa ma anche della scelta interiore assoluta, della visione profonda dell’anima che si fida ciecamente di Dio, che in lui si abbandona completamente, sempre, comunque, in tutto e per tutto. I piccoli vasi sono i cuori umili e semplici che contengono questo bene preziosissimo della fede, l’energia superiore ma invisibile, senza apparenza alcuna per il mondo. L’olio è l’energia della fede interiore che permette all’uomo di vivere un paradosso straordinario e infallibile: permette la visione totale del tutto e di ogni cosa nella cieca totale fiducia in Dio. L’olio della lampada è fidarci per amore e incessantemente così tanto di Dio e del suo perfetto e sempre fedele amore da non dubitare mai della sua predilezione, della sua gentilezza nei nostri confronti, qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa vedano i nostri occhi e succeda alla nostra vita nel bene e nel male. La fede non è credere in Dio, ma fidarci di lui e sentire che lui ci ama, ci salva, ci accompagna anche quando tutto attorno a noi ci può far pensare il contrario. Questa visione di fede e di totale fiducia in Dio, unita all’intelligenza, permette la vera saggezza, sapienza e levatura mentale in ogni uomo e in ogni donna. L’assenza di questa visione di fede e di totale fiducia in Dio rende veramente stolto, insipiente un uomo e una donna. L’olio, che fa brillare la luce della lampada, è l’energia della fede che fa brillare la luce della sapienza e della saggezza nell’ intelligenza.
E’ scritto nel testo del vangelo: Le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio, le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Significa che l’olio è un dono che tutti abbiamo e possiamo raccogliere dal profondo del nostro cuore prima del viaggio della vita; non è un dono di predilezione per certi, non è un dono parziale per alcuni. L’olio della lampada, questa energia spirituale interiore, non è un’energia trasmissibile ad altri, non si può prestare ad altri, non si può donare, vendere né comprare.
La stupidità e la stoltezza busseranno alle porte del tempo rinnovato e grideranno: Signore, Signore, aprici! Ma senza aver scelto di puntare tutto sull’energia interiore della visione delia fede, gli uomini non solo saranno stolti e arroganti e insipienti nella vita, ma non saranno riconoscibili persino agli occhi dello Sposo.
L’ignoranza è uno dei più grandi pericoli per la sopravvivenza umana perché toglie e annulla per l’uomo ogni possibilità di essere pronto, di essere pronto per tutto quello che la vita può donare, chiedere in ogni momento. È la conoscenza del cuore che offre la possibilità di scegliere e scegliere rende possibile essere liberi. Lo Sposo sta tornando. È proprio vero: ogni volta che un cuore di pietra si scioglie all’amore, si apre grato alla bellezza, impara la gratuità della condivisione, investe tutto sulla potenza del perdono per raggiungere l’unità e l’armonia, è segno che lo Sposo è tornato in quel cuore. Ma è anche vero che, donna umanità, non ce la fa più.
Non ce la fa più a vivere così divisa dentro e separata fuori, così deturpata di ogni bellezza, cos svuotata di ogni intelligenza e conoscenza. Non ce la fa più a vedere i suoi figli morire di fame e di stenti, perché a qualcuno conviene così e tutti gli altri si sono abituati a far finta di niente.
Non ce la fa più a vedere i suoi figli così ingannati e accecati, che sporcano e rovinano tutto quello che toccano e usano, a causa della loro cupidigia, ambizione, vanagloria, e del loro egoistico interesse.
Donna umanità non ce la fa più a essere la schiava dei poteri forti, umiliata e sottomessa nella nobiltà, nell’abuso quotidiano. Non ce la fa più con una scienza che non ama l’uomo, una politica che non ama l’uomo, una cultura che non ama l’uomo, una religione che non ama l’uomo. Non ce la fa più a sentirsi triste, denudata e infangata, invece di sentirsi sposa prediletta del Signore della vita. Lo Sposo arriva perché è ora del tempo nuovo, che non si misura con il calendario ma nel grado di sapienza e intelligenza sviluppato nell’amore e nella condivisione. Lo Sposo arriva perché è ora di abbracciare tutti coloro che lo hanno atteso con umiltà e fede, amore e dedizione anche nel tempo dell’orrore e della confusione. Questo è il tempo, donna umanità, in cui devi decidere se rendere omaggio al tuo Signore o continuare a rendere omaggio alla tua stupidità.