09 Ott La mia vigna
Il mio Amore pianta una vigna,
artefice di un progetto di vita e d’amore,
dissoda, scava e pianta, sgombra e circonda,
costruisce uno spazio gioioso di vita.
Vive nella sua vigna per accogliere
chi sperimenta ebbrezza di vita e d’amore
entro anfratti, tra tralci e grappoli di vite.
E poi, tracciando itinerari di autentica vita
itinerari luminosi senza mete sicure
emergono slanci di giustizia,
maturano soffi di parole coerenti,
intrise di umanità
dove ogni uomo spera e tende
a comuni fruizioni di frutti di vita e di salvezza.
Tra sicurezze presunte ed arroganti,
s’affastellano pretestuosi domini, gelosie, invidie,
calunnie, vendette tradotte in progetti di morte,
fino a rompere ogni indugio, anche dinanzi a volontà
e proposte di giustizia e di amore.
Ancora i cuori si macchiano di colpa,
ciechi perché non vedono oltre la siepe:
gretti, offuscati e gonfi di perenni egoismi;
aspiranti a privilegi presunti;
gelosi per ogni sospiro divino
verso terre ed approdi lontani;
iniqui contestatori di salvifici progetti divini.
Ma ogni progetto è ribaltato: distrutta la siepe,
recuperata la solida pietra d’origine,
si dilata la vigna,
s’impreziosisce ogni grappolo,
viene invitato ogni uomo, da fuori, per sperimentare vita,
gratuità d’amore, generosità di doni.
Nasce la Vigna di Tutti, ove ogni razza, cultura e pensiero
trova spazi e gioia di vivere.
Matteo 21-33-43