09 Mar Il pozzo mi ha introdotta nei suoi occhi
Nella pienezza di luce, giunge al pozzo
una donna
attesa per un annuncio profetico,
attuato tra doni di speranze e desideri
di autentica vita.
Tra preliminari di pensieri d’amore,
svaniscono ambiguità ideologiche,
retaggi e pregiudizi
che schiudono orizzonti senza perimetri,
e si fanno universali.
I pregiudizi sono trasformati in perdono,
compassione, tolleranza;
le rigidità legali
scavalcano confini di nazioni
lasciano spazio a ispirazioni
e donazioni d’amore
dove persino i tradimenti sono occasioni
di amori perdonanti:
perché l’amore divino non conteggia
abbandoni, ama solo rincorrere,
riconquistare e offrire parole sponsali,
come tra donna e uomo fatti di carne.
Per brindare insieme alla vita, con l’acqua
che in essi diventa sorgente,
per ogni momento futuro:
e quest’acqua
è l’umanità vera dei cuori puri,
è la povertà incondizionata che arricchisce gli spiriti,
è la misericordia
che si piega sul misero, è la pace
costruita nella Città
tra i vicoli senza speranze,
è la condivisione di energie e virtù,
è la parola
che ha cura della vita e di ogni verità.
In questo luogo di salute e salvezza,
una donna ha ritrovato la sua identità:
di essere profeta,
accendere coralità di intenti e proposte
d’amore.